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Gianicolo a Roma: come arrivarci, cosa fare e cosa vedere

Andrea Petroni 23/01/2019

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Il Gianicolo a Roma ha un posto speciale nel mio cuore. È un luogo legato alla mia infanzia dove i miei genitori e i miei nonni mi portavano a vedere il teatrino delle marionette con lo spettacolo di Pulcinella, a sentire lo sparo del cannone a mezzogiorno, o a passeggiare nei pomeriggi d’estate o nelle serate afose in cerca di quel venticello chiamato Ponentino in grado di dare un po’ di sollievo negli anni in cui le abitazioni erano sprovviste di climatizzatori.
Dato che da romano conosco molto bene questo colle, in questo post ti darò tutte quelle informazioni utili per visitarlo, per conoscerlo e per apprezzarlo, e soprattutto per ammirare il più bel panorama su Roma e scattare tante belle foto, e magari condividerle su Instagram, proprio come faccio io ogni volta che ci vado (a proposito, su Instagram mi trovi come vologratis).
È un luogo romanticissimo, quindi perfetto anche per una proposta di matrimonio. A dirla tutta qualche mese fa sono stato spettatore attivo di una proposta di matrimonio di un ragazzo americano alla sua fidanzata, attivo in quanto mi ha chiesto di filmare la scena mentre lui le consegnava l’anello, scena da film conclusasi con l’applauso di tutti quelli che erano nel giardino.

GIANICOLO A ROMA

Dove si trova il Gianicolo e come arrivarci

Il Gianicolo si trova sulla riva destra del Tevere, proprio sopra a Trastevere, inglobato tra questo affascinante rione e Monteverde vecchio. Nel suo punto più alto raggiunge gli 88 metri, quindi non aspettarti un vero e proprio monte, ma ti assicuro che nonostante non sia così alto dalle sue terrazze potrai godere di panorami mozzafiato e giocare a riconoscere i vari monumenti.
Come arrivare al Gianicolo? Bella domanda, nel senso che non ci sono metro che arrivano proprio sul colle. La fermata più vicina è quella della metro A Roma Ottaviano, da lì poi bisogna prendere il bus 982 direzione Stazione Quattro Venti, scendere a Lungotevere in Sassia di fronte all’Ospedale Santo Spirito, e prendere il bus 115 direzione Paola e scendere dopo 9 fermate, a Garibaldi/Iacobucci. Da qui potrai iniziare la Passeggiata del Gianicolo.
Potresti anche arrivarci a piedi partendo o dall’Ospedale Santo Spirito o da Porta Cavalleggeri, si tratta di una camminata in salita di circa 20 minuti non troppo agevole.
La cosa migliore è ovviamente quella di arrivarci o in automobile o in scooter, ci sono tantissimi parcheggi a pagamento (strisce blu) e non ho mai trovato difficoltà a parcheggiare l’auto, cosa che invece succede nelle zone limitrofe.
Qui sotto trovi comunque la mappa per organizzarti al meglio.

La Passeggiata del Gianicolo: cosa vedere e cosa fare

Per quanto riguarda il percorso dipende da come arriverai al Gianicolo, io ti consiglio però di iniziare la cosiddetta Passeggiata del Gianicolo da quello che noi romani chiamiamo “er fontanone”, ossia la monumentale Fontana dell’Acqua Paola realizzata in marmo nel XVII secolo in occasione della riapertura dell’antico acquedotto romano. Già da qui, dalla terrazza che si trova accanto alla residenza dell’Ambasciatore di Spagna, potrai ammirare il centro di Roma dall’alto.


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Prima però di inoltrarti nel colle ti consiglio di scendere alla vicinissima chiesa di San Pietro in Montorio, una delle chiese più ambite per sposarsi nella Capitale, con liste di attesa di oltre un anno. Qui ci si voleva sposare anche Valentina, ma quando mi ha detto che solo per tentare di trovare la data delle nozze bisognava dormire in macchina per essere tra i primi in fila alle prime luci dell’alba, ho espresso tutto il mio “no” grosso quanto una casa! Per la cronaca: ci siamo poi sposati nella Chiesa di Santo Spirito in Sassia, a due passi dal Colonnato del Bernini di Piazza San Pietro.
San Pietro in Montorio si trova nella piazza Omonima, ed è una chiesa costruita tra il 1481 e il 1500, nel luogo in cui fu crocifisso San Pietro. Al suo interno spiccano opere di grandi artisti del XVI e del XVII secolo, tra cui Giorgio Vasari, Sebastiano del Piombo, Guido Reni e la scuola del Pinturicchio. La Cappella Raimondi fu invece disegnata da quel genio di Gianlorenzo Bernini. Quello che però più colpisce è il Tempietto del Bramante che si trova nel cortile a destra tenendo gli occhi sulla facciata della chiesa. Si tratta di un monumento risalente agli inizi del XVI secolo e dedicato al martirio di San Pietro, e che per la sua bellezza viene considerato come una degli esempi più significativi dell’architettura rinascimentale.
Ora puoi tornare al Fontanone, proseguire verso destra ed entrate proprio nella Passeggiata del Gianicolo, un viale alberato con platani. Costeggerai per un po’ i confini dell’Orto Botanico fino ad arrivare alla Terrazza del Gianicolo al cui centro della piazza troverai il monumento a Giuseppe Garibaldi. Una statua equestre realizzata da Emilio Gallori alla fine del 1800 e posta a commemorazione della resistenza che i garibaldini fecero nel 1849 all’esercito francese proprio al Gianicolo. Alla base del monumento vi è la famosa scritta “O Roma o morte”.
gianicolo roma garibaldi
Qui si trova anche la terrazza panoramica su Roma in cui la vista spazia fino ai monti laziali, ed è possibile distinguere nitidamente i monumenti più importanti del centro storico come ad esempio il Pantheon e il Vittoriano. Lì ci sono anche dei chioschetti in cui bere un caffè, acquistare una bottiglietta d’acqua, fare un aperitivo o mangiare un gelato. Io ti suggerisco di andarci prima di mezzogiorno e attendere lo sparo a salve del cannone del Gianicolo che ogni giorno indica a noi romani l’ora esatta. Si tratta di un’antica usanza risalente al 1° dicembre del 1847 con il colpo di cannone che fino al 1903 sparò da Castel Sant’Angelo, che per un anno sparò da Monte Mario, e che dal 1904 spara da sotto alla terrazza. Il colpo a salve viene sparato da un cannone della Prima Guerra Mondiale. Io ci sono stato tante di quelle volte sia con mio padre che con mio nonno Cesare, ma ogni volta che ci torno a mezzogiorno è sempre una grande emozione.
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gianicolo andrea petroni
Nel giardino accanto alla grande terrazza vi è invece lo storico teatro dei burattini del Gianicolo, che dal 1959 intrattiene i bambini con le vicende di Pulcinella, della sua fidanzata Gabriella, del Carabiniere, e dei terrificanti ma simpatici personaggi della Morte e del Diavolo. Gli spettacoli si svolgono però solo il sabato, la domenica e nelle festività, nelle fasce orarie 10,30-13 e 16-19. Ciascuno spettacolo dura circa 20 minuti ed è a offerta libera: Pulcinella cala il secchiello e i bimbi vanno a lasciare delle monetine.
gianicolo roma burattini
Proseguendo troverai sulla destra il muro della Costituzione Romana, inaugurato il 17 marzo 2011, con inciso tutto il testo dell’atto approvato il 3 luglio 1849 mentre i francesi assediavano Roma per riportare il Papa al potere.


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Continuando a camminare troverai sulla sinistra la statua equestre di Anita Garibaldi, realizzata nel 1932 da Mario Rutelli, che conserva al sui interno le ceneri della compagna dell’eroe dei due mondi.
gianicolo anita garibaldi
Poco più giù, ma sulla destra c’è il Faro del Gianicolo, realizzato nel 1911 sul progetto di Manfredo Manfredi (che fantasia i genitori è!). Non si tratta di un faro per la navigazione in quanto la costa non è affatto vicina, ma è un regalo di alcuni emigrati italiani in Argentina in occasione del cinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia.
gianicolo faro andrea petroni
Scendendo per alcuni tornanti si arriva alla Chiesa di Sant’Onofrio al Gianicolo, costruita nel XV secolo che conserva al suo interno il monumento funerario al poeta Torquato Tasso, che morì nel 1595 proprio in una delle celle del convento.
Sul Gianicolo si trova anche un dei più importanti ospedali pediatrici non solo di Roma ma di tutta Italia, il Bambino Gesù.
Te l’ho detto all’inizio del post, il Gianicolo è un luogo molto romantico, fanne un buon uso, e poi portalo o portala a mangiare uno dei piatti tipici romani, farai un figurone!


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